Indice PUN: Prezzo Unico Nazionale
L’indice PUN (PUN Index), acronimo di Prezzo Unico Nazionale, è il prezzo a cui viene acquistata l’energia elettrica nella borsa elettrica italiana. In pratica, è il prezzo d’ingrosso, che i fornitori del mercato libero pagano ai produttori per acquistare l’energia da rivendere poi ai clienti finali.
Il PUN è il prezzo all’ingrosso dell’elettricità, secondo le contrattazioni effettuate sulla borsa italiana.
Il PUN è un valore espresso in €/MWh (megawattora), ma può anche essere riportato anche in scala, come €/kWh (kilowattora). Ricordiamo banalmente che 1 MW = 1.000 kW, per cui per ottenere il prezzo al kilowattora è sufficiente dividere il PUN al MWh per mille.
Ma il PUN oggi quanto vale?
Se ad Agosto arriva la bolletta del bimestre Giugno – Luglio, i prezzi in bolletta saranno calcolati sulla base dell’indice PUN rispettivamente di Giugno e Luglio.
PUN PREZZO UNICO NAZIONALE
I VALORI DI PUN MONORARIO ATTUALI
Il valore aggiornato del “PUN prezzo unico nazionale” viene pubblicato dal GME (Gestore Mercati Energetici) sul portale https://www.mercatoelettrico.org ed è fondamentale per calcolare e ricavare il prezzo applicato in bolletta per le tariffe a prezzo variabile e indicizzato, appunto, al PUN. Per il calcolo del prezzo variabile, nei contratti, si fa riferimento al prezzo del PUN espresso in €/kWh.
PUN Luglio
0,11209 €/kWh
PUN Agosto
0,11189 €/kWh
PUN Settembre
0,11570 €/kWh
PUN Ottobre
0,13426 €/kWh
PUN Novembre (provvisorio)
0,10805 €/kWh

Perché il PUN in bolletta è diverso dal PUN del GME?
Ricordiamo che per ottenere il prezzo effettivo in bolletta, oltre all’eventuale fattore moltiplicatore del PUN, bisogna aggiungere le Perdite di Rete.
Il termine Perdite di Rete serve ad indicare quel fenomeno fisico per il quale vi è una naturale dispersione di energia lungo la rete di distribuzione dell’elettricità, che si manifesta sotto forma di dispersioni di calore e di campi elettromagnetici che vengono generati nel trasferimento di potenza tra le centrali di produzione e i contatori degli utilizzatori.
Quindi, quando un qualunque fornitore acquista 1 MWh di energia elettrica dai produttori per rivenderla ai clienti, i contatori degli utilizzatori non arriveranno mai a conteggiare in totale 1 MWh di energia consumata, perché una parte di quella corrente viene dispersa sulla rete. Per questa ragione, ogni fornitore deve tenere in considerazione queste perdite di rete, applicando una maggiorazione sui consumi.
Valori dell’Indice PUN mensile aggiornati a Ottobre
Riportiamo quindi i valori del PUN degli ultimi mesi nella seguente tabella (i prezzi sono riportati al netto delle perdite di rete, che per le utenze domestiche incidono per il 10%):
Mese e Anno
PUN Monorario (€/kWh)
PUN Fascia F1
(€/kWh)
PUN Fascia F2
(€/kWh)
PUN Fascia F3
(€/kWh)
PUN novembre 2023
0,10805 (parziale)
PUN ottobre 2023
0,13426
PUN settembre 2023
0,11570
PUN agosto 2023
0,11189
PUN luglio 2023
0,11209
PUN giugno 2023
0,10534
PUN maggio 2023
0,10573
PUN aprile 2023
0,13497
PUN marzo 2023
0,136380
PUN febbraio 2023
0,16107
PUN gennaio 2023
0,17449
–
–
–
0,14456
0,14863
0,11908
0,11855
0,12808
0,10599
0,11026
0,12812
0,10448
0,11491
c0,12232
0,10434
0,10820
0,11796
0,09661
0,10999
0,11981
0,09511
0,13555
0,15205
0,12635
0,139780
0,151950
0,124660
0,174330
0,172890
0,144220
0,196240
0,184240
0,155100
Come si calcola il PUN (e i valori di PUN di picco e fuori picco)?
Il PUN monorario è ottenuto come media aritmetica dei valori di PUN su base oraria di tutto il mese. Il GME fornisce, tra i vari documenti, anche i valori, ora per ora e giorno per giorno, del PUN orario. Da questi è facile ricavare il PUN monorario.
Il PUN F23, invece, viene ottenuto come media aritmetica del valore del PUN orario sulle fasce F2 e F3.
Ora veniamo al punto saliente della questione: come mai PUN F1 è diverso dal PUN di picco e, soprattutto, il PUN F23 è diverso dal PUN fuori picco (PUNop – off peak)? Questo dipende appunto dalla delibera 300/05 dell’Autorità (https://www.arera.it/allegati/docs/05/300-05.pdf), che all’articolo 5 comma 2 fa riferimento alla delibera 181/06 (https://www.arera.it/allegati/docs/06/181-06tab.pdf) che dice essenzialmente che le ore denominate off-peak sono definite come l’aggregato delle ore dei giorni festivi, del sabato, della domenica, delle ore tra le 0 e le 8 e delle ore tra le 20 e le 24 dei giorni dal lunedì al venerdì.
Le fascia oraria F2, come ben sappiamo parte dalle 19 e non dalle 20, come la fascia off-peak. Per questo semplice motivo i valori differiscono.
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